Il comprensorio sciistico di Entracque nasce all'inzio degli anni '60, un po come avventura più che come vero progetto sciistico, un'avventura che tutt'ora è ancora realtà ed al passo con i tempi.
Nel piccolo comune di Entracque ai tempi dedito all'agricoltura e pastorizzia si intraprese nell'anno 1963 con la costruzione della sciovia "Gelas" (il nome deriva dalla locale montagna Gelas un tempo il ghiacciaio più esteso delle Alpi Marittime, termine piemontese che signigica gelato - ghiacciato) uno sviluppo invernale e complementare all'attività turistica sempre più in espansione e bisognosa di novità.
La sciovia con una lunghezza di circa 577 metri venne costruita dalla ditta torinese F.lli Marchisio conosciuta per la costruzione della seggiovia del "Cros" di Limone Piemonte (CN) e della "Monte Moro" a Frabosa Soprana (CN) e sinonimo di garanzia e solidità. Lo sviluppo dell'impianto era su alcuni pascoli e terrazzamenti nella zona alle pendici del Monte Viver a 1000 m.s.l.m. circa con una sola pista servita che, in parte, incrociava lo stesso impianto di risalita.
I primi anni di esercizio, come per molti altri comprensori, sono ricordati con una conduzione familiare delle strutture ed una battitura delle piste tutta rigorosamente a mano o con rudimentali rulli riempiti all'occorrenza con acqua per aumentarne il peso e condotte da due o più persone.
La conformazione del territorio a terrazzamenti non molto favorevole comportava in autunno l'apposizione di fascine di legno e fieno lungo la risalita dell'impianto per uniformare i vari livelli dei terrazzi e riempire il dislivello fra di essi che spesso risultava anche di alcuni metri.
Con il susseguirsi degli anni e l'aumento di clientela venne presa la decisione di eliminare i terrazzi e riposizionare l'impianto su una linea più favorevole in modo quasi perpendicolare al primo impianto, assumendo così una nuova denominazione e definitiva in sciovia "Piccola".
Nel 1972 sempre la ditta Marchisio di Torino realizzò la sciovia "Grande", questa volta più lunga e robusta della prima portando l'area sciistica quasi alla sommità del Monte Viver ed offrendo due nuove piste di discesa con difficoltà maggiore.
L'impianto che vedremo anche nelle sottostanti fotografie aveva una lunghezza complessiva di 871 m e 160 di dislivello, la velocità di esercizio era di 3 m/s, una forte innovazione per il periodo.
Nel frattempo oltre allo sviluppo dello sci arrivò la necessità di abitazioni ed appartamenti per il soggiorno durante le vacanze invernali e festività, numerosi condomini nelle vicinanze delle piste ed alcune strutture accessorie fra cui un nuovo noleggio sci ed un bar-ristorante.
Nel 1976 sotto la gestione della locale impresa edile Bernardi e Dhò S.n.c. vennero costruiti due nuovi impianti le sciovie "Sole" e "Santa Lucia" della ditta altoatesina Leitner di Vipiteno (Bz) portando al massimo sviluppo ed offerta sciistica entracquese. I due nuovi impianti diedero via al campo scuola e alle piste in località Santa Lucia un pendio del Monte Viver del tutto inutilizzato fino a quel momento.
Gli anni '70 saranno ricordati come quelli più fiorenti e fondamentali a livello decisionale per la sopravvivenza della località fino ai giorni nostri, altra novità nel 1978 arrivò il primo battipista a motore acquistato di seconda mano da Chiomonte con lama vibrante. Le piste nel frattempo erano salite a 8 con grado di difficoltà molto diverso fra loro.
Nel 1986 dopo vari anni dalla costruzione della prima sciovia "Gelas", poi "Piccola", sopraggiunge la necessità per scadenza di vita tecnica di sostituirla con un nuovo impianto optando per la ditta Graffer di Trento, nel 1988 arriva la sostituzione della sciovia "Sole" (nel frattempo venduta in Grecia e risposizionata sul "Monte Zeus") sempre con un impianto della ditta Graffer di Trento offrendo una continuità al campo scuola posto a circa metà fra la zona più bassa e più alta degli impianti con una pista molto semplice ed adatta ai bambini.
Arrivamo alla storia contemporanea, dopo alcune stagioni di forte carenza di neve il comprensorio venne dotato di impianto di innevamento programmato praticamente su quasi tutta la totalità delle piste, sfruttando l'acquedotto comunale ed il dislivello naturale fra le vasche di raccoglimento e le pompe per l'impianto artificiale. Per abbassare ulteriormente la temperatura dell'acqua presso l'arrivo della sciovia Sole è posta attuamente una torre di raffreddamento in una zona soggetta a correnti d'aria.
Nei primi anni 2000 venne sviluppato il parco "Summerland" dove le piste e la sciovia "Piccola" vennero aperte all'esercizio anche nel periodo estivo.
Nell'anno 2007 è l'avvento e forse il punto di svolta della storia contemporanea, la realizzazione della seggiovia biposto "Viver" da parte della ditta CCM Finotello di Torino. La linea dell'attuale impianto ricalca in tutto quella della "Piccola" portando finalmente dopo molti anni il punto di discesa proprio sulla cima al Monte Viver. La costruzione ha comportanto una modifica radicale delle piste e la demolizione della sciovia "Santa Lucia" ricostruita solo nell'anno 2012 su diverso tracciato.
Nel piccolo comune di Entracque ai tempi dedito all'agricoltura e pastorizzia si intraprese nell'anno 1963 con la costruzione della sciovia "Gelas" (il nome deriva dalla locale montagna Gelas un tempo il ghiacciaio più esteso delle Alpi Marittime, termine piemontese che signigica gelato - ghiacciato) uno sviluppo invernale e complementare all'attività turistica sempre più in espansione e bisognosa di novità.
La sciovia con una lunghezza di circa 577 metri venne costruita dalla ditta torinese F.lli Marchisio conosciuta per la costruzione della seggiovia del "Cros" di Limone Piemonte (CN) e della "Monte Moro" a Frabosa Soprana (CN) e sinonimo di garanzia e solidità. Lo sviluppo dell'impianto era su alcuni pascoli e terrazzamenti nella zona alle pendici del Monte Viver a 1000 m.s.l.m. circa con una sola pista servita che, in parte, incrociava lo stesso impianto di risalita.
I primi anni di esercizio, come per molti altri comprensori, sono ricordati con una conduzione familiare delle strutture ed una battitura delle piste tutta rigorosamente a mano o con rudimentali rulli riempiti all'occorrenza con acqua per aumentarne il peso e condotte da due o più persone.
La conformazione del territorio a terrazzamenti non molto favorevole comportava in autunno l'apposizione di fascine di legno e fieno lungo la risalita dell'impianto per uniformare i vari livelli dei terrazzi e riempire il dislivello fra di essi che spesso risultava anche di alcuni metri.
Con il susseguirsi degli anni e l'aumento di clientela venne presa la decisione di eliminare i terrazzi e riposizionare l'impianto su una linea più favorevole in modo quasi perpendicolare al primo impianto, assumendo così una nuova denominazione e definitiva in sciovia "Piccola".
Nel 1972 sempre la ditta Marchisio di Torino realizzò la sciovia "Grande", questa volta più lunga e robusta della prima portando l'area sciistica quasi alla sommità del Monte Viver ed offrendo due nuove piste di discesa con difficoltà maggiore.
L'impianto che vedremo anche nelle sottostanti fotografie aveva una lunghezza complessiva di 871 m e 160 di dislivello, la velocità di esercizio era di 3 m/s, una forte innovazione per il periodo.
Nel frattempo oltre allo sviluppo dello sci arrivò la necessità di abitazioni ed appartamenti per il soggiorno durante le vacanze invernali e festività, numerosi condomini nelle vicinanze delle piste ed alcune strutture accessorie fra cui un nuovo noleggio sci ed un bar-ristorante.
Nel 1976 sotto la gestione della locale impresa edile Bernardi e Dhò S.n.c. vennero costruiti due nuovi impianti le sciovie "Sole" e "Santa Lucia" della ditta altoatesina Leitner di Vipiteno (Bz) portando al massimo sviluppo ed offerta sciistica entracquese. I due nuovi impianti diedero via al campo scuola e alle piste in località Santa Lucia un pendio del Monte Viver del tutto inutilizzato fino a quel momento.
Gli anni '70 saranno ricordati come quelli più fiorenti e fondamentali a livello decisionale per la sopravvivenza della località fino ai giorni nostri, altra novità nel 1978 arrivò il primo battipista a motore acquistato di seconda mano da Chiomonte con lama vibrante. Le piste nel frattempo erano salite a 8 con grado di difficoltà molto diverso fra loro.
Nel 1986 dopo vari anni dalla costruzione della prima sciovia "Gelas", poi "Piccola", sopraggiunge la necessità per scadenza di vita tecnica di sostituirla con un nuovo impianto optando per la ditta Graffer di Trento, nel 1988 arriva la sostituzione della sciovia "Sole" (nel frattempo venduta in Grecia e risposizionata sul "Monte Zeus") sempre con un impianto della ditta Graffer di Trento offrendo una continuità al campo scuola posto a circa metà fra la zona più bassa e più alta degli impianti con una pista molto semplice ed adatta ai bambini.
Arrivamo alla storia contemporanea, dopo alcune stagioni di forte carenza di neve il comprensorio venne dotato di impianto di innevamento programmato praticamente su quasi tutta la totalità delle piste, sfruttando l'acquedotto comunale ed il dislivello naturale fra le vasche di raccoglimento e le pompe per l'impianto artificiale. Per abbassare ulteriormente la temperatura dell'acqua presso l'arrivo della sciovia Sole è posta attuamente una torre di raffreddamento in una zona soggetta a correnti d'aria.
Nei primi anni 2000 venne sviluppato il parco "Summerland" dove le piste e la sciovia "Piccola" vennero aperte all'esercizio anche nel periodo estivo.
Nell'anno 2007 è l'avvento e forse il punto di svolta della storia contemporanea, la realizzazione della seggiovia biposto "Viver" da parte della ditta CCM Finotello di Torino. La linea dell'attuale impianto ricalca in tutto quella della "Piccola" portando finalmente dopo molti anni il punto di discesa proprio sulla cima al Monte Viver. La costruzione ha comportanto una modifica radicale delle piste e la demolizione della sciovia "Santa Lucia" ricostruita solo nell'anno 2012 su diverso tracciato.
Sciovia "Gelas"
anno di costruzione: 1963 ditta costruttrice: F.lli Marchisio (TO) stazione motrice: a valle stazione tenditrice: a monte anno di dismissione: 1972 (riposizionamento) |
Sciovia "Piccola"
anno di costruzione: 1972 (riposizionamento) ditta costruttrice: F.lli Marchisio (TO) stazione motrice: a valle stazione tenditrice: a monte anno di sostituzione: 1986 sostituzione ad opera ditta: Graffer (TN) eguali caratteristiche delle stazioni anno di dismissione: 2007 |
Sciovia "Grande"
anno di costruzione: 1972 ditta costruttrice: F.lli Marchisio (TO) stazione motrice: a valle stazione tenditrice: a monte anno di dismissione: 2007 |
Sciovia "Sole"
anno di costruzione: 1976 ditta costruttrice: Leitner (BZ) stazione motrice: a valle stazione tenditrice: a monte anno di sostituzione: 1988 sostituzione ad opera ditta: Graffer (TN) eguali caratteristiche delle stazioni |
Sciovia "Santa Lucia"
anno di costruzione: 1976 ditta costruttrice: Leitner (BZ) stazione motrice: a monte stazione tenditrice: a valle anno di dismissione: 2007 anno di ricostruzione: 2012 ditta: Leitner (BZ) stazione motrice: a valle stazione tenditrice: a valle |
Seggiovia "Viver"
anno di costruzione: 2007 ditta costruttrice: CCM Finotello (TO) stazione motrice: a valle stazione tenditrice: a valle seggiovia: biposto |
Cartoline e foto d'epoca collezione Jacopo Galfrè, si ringrazia Paolo Musso per le fotografie estive ed attuali. Si ringrazia l'Ing. Adriano Gerbotto per la gentile concessione della prima fotografia d'epoca.