Gli impianti sciistici di Ormea sono stati costruiti nelle vicinanze della frazione Aimoni (1060 m.s.l.m.) alle pendici del monte Poggio La Colma nell'anno 1972. La famiglia Costalla nella persona del sig. Carlo, gestore e proprietario da sempre degli impianti sciistici diede una grande ventata di novità in Val Tanaro creando da zero un comprensorio sciistico inizialmente servito da 2 sciovie ed una manovia, successivamente potenziato con una terza sciovia in quota e 15 km di piste che si snodano tra piante di castagno, pascoli e pinete di larici.
A servizio degli impianti venne contestualmente costruito un albergo-ristorante con 50 posti letto chiamato "Pajarin" tutt'ora aperto durante il periodo estivo ed anima del comprensorio sciistico. Nei momenti di massimo afflusso le domeniche gli impianti erano presi d'assalto, alla sera si poteva cenare e pernottare praticamente sulle piste con grande comodità. Molti clienti ricordano bellissime cene e capodanni presso il Pajarin con una gestione tutta familiare, caratteristica vincente per molte piccole realtà cuneesi.
Come si legge in un articolo pubblicato su La Stampa nel 1986 periodo in assoluto di massimo sviluppo per la località, le finalità del progetto e la realizzazione degli impianti è da ricercarsi in una precisa necessità di rilancio della stagione invernale e dei 14 alberghi all'epoca aperti in paese e molto frequentati però nel solo periodo estivo.
Tornando agli impianti, la prima sciovia e la più lunga si chiamava "Dario" e si sviluppava su una lunghezza di circa 1347 metri, una tra le più lunghe costruite ancora tutt'ora in Piemonte. Costruita dalla ditta Fratelli Marchisio di Torino nel 1972 con stazione motrice a valle e tenditrice a monte. Nelle vicinanze, nel medesimo anno venne riposizionata la sciovia "Scuola" di circa 300 metri di lunghezza sempre della ditta torinese servita da una pista molto semplice ed adatta ai principianti. Una particolarità, in originale la sciovia costruita nel 1961 si trovava a Limonetto (Limone Piemonte) presso il centro del paese, impianto scollegato dal resto del comprensorio sciistico e smontato proprio nel 1972 in occasione dell'acquisto da parte della famiglia Costalla.
Contemporaneamente entrò in servizio un piccolo campo scuola con una manovia ed una breve pista presso la zona di partenza degli impianti.
Con il passare degli anni la richiesta ed il numero di clientì aumentò anche se alternato da annate nere per assenza di neve o scarsità. Nel 1980 venne costruita dalla ditta Graffer di Trento una sciovia chiamata "Pian della Morra" azionata da motore a gasolio che raggiungeva la punta Poggio La Colma a quota 1560 metri.
Nei vari anni oltre agli impianti si evolse anche il parco dei battipista, dal primo P15 della Prinoth degli anni '60 si passò al battipista Big nel 1978, un Leitner modello H380D per finire con l'Oman 25 D acquistato di seconda mano dal comprensorio sciistico di Courmayeur.
Nel 1990 si arresta lo sviluppo del comprensorio con la costruzione della pista "Del Bosco" per sciatori di livello medio-basso, progetto redatto del Geom. Nello Dolla con spesa complessiva di 10 milioni di lire finanziati dal comune di Ormea.
Gli anni '90, per molte realtà locali hanno rappresentato la resa dei conti. La scarsità di neve, le quote basse a cui erano poste le piste oltre alla scadenza di vita tecnica della sciovia "Scuola" hanno messo la parola fine dell'esperienza sciistica ormese.
Nella primavera 1998 anche la sciovia Dario si ferma definitivamente.
All'inizio degli anni '2000 un ultimo colpo di coda, per un periodo si riaccesero le speranze di poter tornare a sciare ad Ormea, la sciovia Dario entrò nell'elenco degli impianti regionali oggetto di finanziamento. Era in previsione un contributo pubblico per la sostituzione della fune e dei dispositivi di traino.
Nulla di concreto però attualmente è stato realizzato ma l'animo della famiglia Costalla non si è spento, le piste ora sono state in parte ripulite ed utilizzate per un percorso di downhill e bike park accessibile con fuoristrada e carrello per trasporto biciclette in quota. L'albergo Pajarin è in attività e durante il periodo estivo numerose manifestazioni rendono nuovamente animata l'ex località sciistica.
Gli impianti sciistici, ironia della sorte sono sempre al loro posto ed integri.
A servizio degli impianti venne contestualmente costruito un albergo-ristorante con 50 posti letto chiamato "Pajarin" tutt'ora aperto durante il periodo estivo ed anima del comprensorio sciistico. Nei momenti di massimo afflusso le domeniche gli impianti erano presi d'assalto, alla sera si poteva cenare e pernottare praticamente sulle piste con grande comodità. Molti clienti ricordano bellissime cene e capodanni presso il Pajarin con una gestione tutta familiare, caratteristica vincente per molte piccole realtà cuneesi.
Come si legge in un articolo pubblicato su La Stampa nel 1986 periodo in assoluto di massimo sviluppo per la località, le finalità del progetto e la realizzazione degli impianti è da ricercarsi in una precisa necessità di rilancio della stagione invernale e dei 14 alberghi all'epoca aperti in paese e molto frequentati però nel solo periodo estivo.
Tornando agli impianti, la prima sciovia e la più lunga si chiamava "Dario" e si sviluppava su una lunghezza di circa 1347 metri, una tra le più lunghe costruite ancora tutt'ora in Piemonte. Costruita dalla ditta Fratelli Marchisio di Torino nel 1972 con stazione motrice a valle e tenditrice a monte. Nelle vicinanze, nel medesimo anno venne riposizionata la sciovia "Scuola" di circa 300 metri di lunghezza sempre della ditta torinese servita da una pista molto semplice ed adatta ai principianti. Una particolarità, in originale la sciovia costruita nel 1961 si trovava a Limonetto (Limone Piemonte) presso il centro del paese, impianto scollegato dal resto del comprensorio sciistico e smontato proprio nel 1972 in occasione dell'acquisto da parte della famiglia Costalla.
Contemporaneamente entrò in servizio un piccolo campo scuola con una manovia ed una breve pista presso la zona di partenza degli impianti.
Con il passare degli anni la richiesta ed il numero di clientì aumentò anche se alternato da annate nere per assenza di neve o scarsità. Nel 1980 venne costruita dalla ditta Graffer di Trento una sciovia chiamata "Pian della Morra" azionata da motore a gasolio che raggiungeva la punta Poggio La Colma a quota 1560 metri.
Nei vari anni oltre agli impianti si evolse anche il parco dei battipista, dal primo P15 della Prinoth degli anni '60 si passò al battipista Big nel 1978, un Leitner modello H380D per finire con l'Oman 25 D acquistato di seconda mano dal comprensorio sciistico di Courmayeur.
Nel 1990 si arresta lo sviluppo del comprensorio con la costruzione della pista "Del Bosco" per sciatori di livello medio-basso, progetto redatto del Geom. Nello Dolla con spesa complessiva di 10 milioni di lire finanziati dal comune di Ormea.
Gli anni '90, per molte realtà locali hanno rappresentato la resa dei conti. La scarsità di neve, le quote basse a cui erano poste le piste oltre alla scadenza di vita tecnica della sciovia "Scuola" hanno messo la parola fine dell'esperienza sciistica ormese.
Nella primavera 1998 anche la sciovia Dario si ferma definitivamente.
All'inizio degli anni '2000 un ultimo colpo di coda, per un periodo si riaccesero le speranze di poter tornare a sciare ad Ormea, la sciovia Dario entrò nell'elenco degli impianti regionali oggetto di finanziamento. Era in previsione un contributo pubblico per la sostituzione della fune e dei dispositivi di traino.
Nulla di concreto però attualmente è stato realizzato ma l'animo della famiglia Costalla non si è spento, le piste ora sono state in parte ripulite ed utilizzate per un percorso di downhill e bike park accessibile con fuoristrada e carrello per trasporto biciclette in quota. L'albergo Pajarin è in attività e durante il periodo estivo numerose manifestazioni rendono nuovamente animata l'ex località sciistica.
Gli impianti sciistici, ironia della sorte sono sempre al loro posto ed integri.
Sciovia "Dario"
ditta costruttrice: F.lli Marchisio (TO) anno di costruzione: 1972 portata oraria: 720 pers/h stazione motrice: a valle stazione tenditrice: a monte anno di dismissione: 1998 |
Sciovia "Scuola"
ditta costruttrice: F.lli Marchisio (TO) anno di costruzione: 1961 riposizionata ad Ormea nel 1972 portata oraria: 600 pers/h stazione motrice: a valle stazione tenditrice: a monte anno di dismissione: 1993 circa |
Sciovia "Pian della Morra"
ditta costruttrice: Graffer (TN) anno di costruzione: 1980 portata oraria: 720 pers/h stazione motrice: a valle stazione tenditrice: a monte anno di dismissione: 1998 |
Foto Jacopo Galfrè