Skilift "Di Prazzo" a Prazzo Inferiore - Valle Maira (CN)
Lo skilift di Prazzo è uno degli impianti forse meno conosciuti dell'intera provincia di Cuneo, figlio di un progresso economico degli anni '60 e della voglia di avere un propria sciovia a servizio del paese.
L'impianto è situato sulla destra orografica presso la borgata di Prazzo Inferiore a circa 1000 m.s.l.m. in una zona poco soleggiata e nelle vicinanze del torrente Maira. Prazzo conta con le sue 6 sei frazioni, solo 185 abitanti, sicuramente uno dei più bei borghi della valle.
Le piste da sci sempre comode e facilmente accessibili con l'auto come visto già per altri comprensori, in questo caso si rivelano essere esattamente il contrario. Per raggiungere l'impianto era necessario attraversare il torrente Maira su un ponte di legno appositamente costruito, un bosco ed infine un prato, come citato in un articolo de La Stampa del 1967 si ricorda che una salutare camminata mattutina tonifica il corpo e riscalda i muscoli. In questo caso era veramente vero, a piedi con sci in spalla erano necessari almeno 10 minuti di fatica! Cosa che per il periodo era fattibile senza troppo rancore, ora boicottata da qualsiasi sciatore.
Tornando all'impianto, venne realzzato nel 1962 per il volere di Piero Bonelli nativo di Prazzo ma ormai trasferito a Prato Nevoso per motivi lavorativi, padre di Dino Bonelli inventore del "Museo dello Snowboard" a Prato Nevoso (CN).
La sciovia con una lunghezza stimata di 300 metri serviva un pendio molto dolce con 2 sole piste su ampi pascoli erbosi. La stazione di partenza era situata a 1030 m.s.l.m. mentre quella di arrivo a 1100 m.s.l.m., la ditta costruttrice era la Leitner di Vipiteno (BZ) ed il modello di impianto uno dei primissimi Ski-Kuli prodotti dalla ditta altoatesina da poco sul mercato.
Da ricerche sembra essere un impianto di seconda mano probabilmente in origine posizionato nei primi anni '50 a Bardonecchia (TO) o in qualche località della Valle D'Aosta.
La stazione motrice/tenditrice a valle, 4 pali di linea e la stazione di monte come semplice rinvio e tensionamento del cavo telefonico con annesso circuito di sicurezza, una trentina di dispositivi di traino modello "SE" non progressivi, ricordati da tutti per gli strattoni e le acrobazie degli sciatori appena agganciati.
Le strutture annesse in muratura molto scarne erano costituite da un piccolo bar, la sala di comando dell'impianto, un wc, la cabina elettrica ed un piccolo magazzino-tettoia in legno, il tutto a servizio di una clientela sia locale che proveniente dal fondovalle e dai paesi limitrofi.
Le piste videro ben presto la parola fine dopo poco più di 15 anni di servizio sul finire degli anni '70 l'impianto venne fermato ed abbandonato. Tutt'ora, seppur in gran parte immerso nel bosco, resiste ancora a tutti questi anni di incuria forse a ricordare un'epoca passata e ben più fiorente forse un'epoca fatta più di semplicità ed ingenio.
A corredo vengono pubblicati alcuni scatti della situazione attuale e di ciò che resta, nella speranza in futuro di poter integrare l'articolo con maggiori informazioni e perchè no, scatti d'epoca.
Si ringrazia Einaudi Giovenale per le preziose informazioni fornite e per le belle immagini d'epoca.
L'impianto è situato sulla destra orografica presso la borgata di Prazzo Inferiore a circa 1000 m.s.l.m. in una zona poco soleggiata e nelle vicinanze del torrente Maira. Prazzo conta con le sue 6 sei frazioni, solo 185 abitanti, sicuramente uno dei più bei borghi della valle.
Le piste da sci sempre comode e facilmente accessibili con l'auto come visto già per altri comprensori, in questo caso si rivelano essere esattamente il contrario. Per raggiungere l'impianto era necessario attraversare il torrente Maira su un ponte di legno appositamente costruito, un bosco ed infine un prato, come citato in un articolo de La Stampa del 1967 si ricorda che una salutare camminata mattutina tonifica il corpo e riscalda i muscoli. In questo caso era veramente vero, a piedi con sci in spalla erano necessari almeno 10 minuti di fatica! Cosa che per il periodo era fattibile senza troppo rancore, ora boicottata da qualsiasi sciatore.
Tornando all'impianto, venne realzzato nel 1962 per il volere di Piero Bonelli nativo di Prazzo ma ormai trasferito a Prato Nevoso per motivi lavorativi, padre di Dino Bonelli inventore del "Museo dello Snowboard" a Prato Nevoso (CN).
La sciovia con una lunghezza stimata di 300 metri serviva un pendio molto dolce con 2 sole piste su ampi pascoli erbosi. La stazione di partenza era situata a 1030 m.s.l.m. mentre quella di arrivo a 1100 m.s.l.m., la ditta costruttrice era la Leitner di Vipiteno (BZ) ed il modello di impianto uno dei primissimi Ski-Kuli prodotti dalla ditta altoatesina da poco sul mercato.
Da ricerche sembra essere un impianto di seconda mano probabilmente in origine posizionato nei primi anni '50 a Bardonecchia (TO) o in qualche località della Valle D'Aosta.
La stazione motrice/tenditrice a valle, 4 pali di linea e la stazione di monte come semplice rinvio e tensionamento del cavo telefonico con annesso circuito di sicurezza, una trentina di dispositivi di traino modello "SE" non progressivi, ricordati da tutti per gli strattoni e le acrobazie degli sciatori appena agganciati.
Le strutture annesse in muratura molto scarne erano costituite da un piccolo bar, la sala di comando dell'impianto, un wc, la cabina elettrica ed un piccolo magazzino-tettoia in legno, il tutto a servizio di una clientela sia locale che proveniente dal fondovalle e dai paesi limitrofi.
Le piste videro ben presto la parola fine dopo poco più di 15 anni di servizio sul finire degli anni '70 l'impianto venne fermato ed abbandonato. Tutt'ora, seppur in gran parte immerso nel bosco, resiste ancora a tutti questi anni di incuria forse a ricordare un'epoca passata e ben più fiorente forse un'epoca fatta più di semplicità ed ingenio.
A corredo vengono pubblicati alcuni scatti della situazione attuale e di ciò che resta, nella speranza in futuro di poter integrare l'articolo con maggiori informazioni e perchè no, scatti d'epoca.
Si ringrazia Einaudi Giovenale per le preziose informazioni fornite e per le belle immagini d'epoca.
Sciovia "Di Prazzo"
anno di costruzione/riposizionamento: 1962
ditta costruttrice: Leitner Vipiteno (BZ)
stazione motrice: a valle
stazione tenditrice: a valle
anno di dismissione: fine anni '70
anno di costruzione/riposizionamento: 1962
ditta costruttrice: Leitner Vipiteno (BZ)
stazione motrice: a valle
stazione tenditrice: a valle
anno di dismissione: fine anni '70