Bagni di Vinadio è una frazione del comune di Vinadio, nel Vallone di San Bernolfo sulla sinistra orografica della Valle Stura a quota 1300 m.s.l.m., conosciuta per le sue terme e centro benessere grazie alle sue acque benefiche fin dall'epoca romana. Negli anni '60 dopo un periodo di declino post bellico si tentò un nuovo rilancio questa volta puntando anche sullo sci di discesa come offerta aggiuntiva ad un paese in cui sono presenti molti hotel e campeggi.
Un primo progetto prevedeva lo sviluppo di alcuni skilift per raggiungere quota 2000 metri in località "Campo Madama", vasti campi da sci come menzionava in un articolo de La Stampa del 1965.
Proprio nello stesso periodo venne realizzata la sciovia "Bagni" in località Fedio, costruita dalla ditta Montaz Mautino a catalogo descritta come modello D10 e riconosciuta da tutti per i piattelli ad asta in ferro di stile francese. La partenza era nelle vicinanze del torrente Corborant a quota 1330 metri e raggiungeva una vasta pineta a quota 1484 metri. Dopo parecchi anni di servizio, da testimonianze locali la sciovia prestò servizio per l'ultima volta in occasione di una fiaccolata notturna di capodanno nei primi anni '90.
Presso il centro storico era presente inizialmente una manovia come si può notare da una cartolina sottostante, poi sostituita da una sciovia denominata "Scoiattolo" e costruita dalla ditta Graffer di Trento, la lunghezza era poco meno di 200 metri e serviva una pista molto semplice adatta ai principianti. Era situata nel prato adiacente all'Hotel Corborant dove ora si può trovare anche un palo adattato ad altalena, singolare ed originale riutilizzo.
La terza sciovia era in località Besmorello, "Binecia", appena sopra la strada militare per il Rifugio Migliorero in ampi prati ad uso pascolo, costruita nel 1977 dalla ditta Graffer prestò esercizio fino alla metà degli anni '80. La vegetazione come negli altri casi si è fatta nuovamente padrona delle piste e della linea dell'impianto ma è presumibile che le piste fossero due di media pendenza.
Una particolarità, per sciare nella stagione 1979/1980 usufruendo di 2 impianti si pagava il giornaliero 5.000 Lire ed il pomeridiano 3.500 Lire.
Lo sviluppo dello sci non decollò mai come nei primi progetti, la realizzazione nel 1976 dei primi impianti di Argentera (località poco distante sempre in Valle Stura) portò una prima diminuzione di sciatori e nel 1987 si pensò ad una riorganizzazione delle strutture sciistiche che non si concretizzò, la scadenza di vita tecnica oltre la carenza di neve in varie stagioni ne decretò la chiusura ed un maggior sviluppo dello sci di fondo, ora molto conosciuto.
Un primo progetto prevedeva lo sviluppo di alcuni skilift per raggiungere quota 2000 metri in località "Campo Madama", vasti campi da sci come menzionava in un articolo de La Stampa del 1965.
Proprio nello stesso periodo venne realizzata la sciovia "Bagni" in località Fedio, costruita dalla ditta Montaz Mautino a catalogo descritta come modello D10 e riconosciuta da tutti per i piattelli ad asta in ferro di stile francese. La partenza era nelle vicinanze del torrente Corborant a quota 1330 metri e raggiungeva una vasta pineta a quota 1484 metri. Dopo parecchi anni di servizio, da testimonianze locali la sciovia prestò servizio per l'ultima volta in occasione di una fiaccolata notturna di capodanno nei primi anni '90.
Presso il centro storico era presente inizialmente una manovia come si può notare da una cartolina sottostante, poi sostituita da una sciovia denominata "Scoiattolo" e costruita dalla ditta Graffer di Trento, la lunghezza era poco meno di 200 metri e serviva una pista molto semplice adatta ai principianti. Era situata nel prato adiacente all'Hotel Corborant dove ora si può trovare anche un palo adattato ad altalena, singolare ed originale riutilizzo.
La terza sciovia era in località Besmorello, "Binecia", appena sopra la strada militare per il Rifugio Migliorero in ampi prati ad uso pascolo, costruita nel 1977 dalla ditta Graffer prestò esercizio fino alla metà degli anni '80. La vegetazione come negli altri casi si è fatta nuovamente padrona delle piste e della linea dell'impianto ma è presumibile che le piste fossero due di media pendenza.
Una particolarità, per sciare nella stagione 1979/1980 usufruendo di 2 impianti si pagava il giornaliero 5.000 Lire ed il pomeridiano 3.500 Lire.
Lo sviluppo dello sci non decollò mai come nei primi progetti, la realizzazione nel 1976 dei primi impianti di Argentera (località poco distante sempre in Valle Stura) portò una prima diminuzione di sciatori e nel 1987 si pensò ad una riorganizzazione delle strutture sciistiche che non si concretizzò, la scadenza di vita tecnica oltre la carenza di neve in varie stagioni ne decretò la chiusura ed un maggior sviluppo dello sci di fondo, ora molto conosciuto.
Sciovia "Bagni"
ditta costruttrice: Montaz Mautino (F) anno di costruzione: 1965 stazione motrice: a valle stazione tenditrice: a monte anno di dismissione: primi anni '90 circa |
Sciovia "Binecia"
ditta costrutture: Graffer (TN) anno di costruzione: 1977 stazione motrice: a valle stazione tenditrice: a monte anno di dismissione: metà anni '80 |
Sciovia "Scoiattolo"
ditta costruttrice: Graffer (TN) anno di costruzione: 1977 stazione motrice: a monte stazione tenditrice: a valle anno di dismissione: anni '90 |
Foto e cartoline collezione Jacopo Galfrè.